Aglianico
Aglianico IGP
Aglianico 100%
Tradizione e innovazione, storia e futuro, recupero delle radici e modernità. È su questo continuo dialogo tra ieri e oggi che si nutre la filosofia produttiva di Claudio Quarta, percepita varcando la soglia delle sue tre cantine, Moros a Guagnano (LE), Tenute Eméra a Lizzano (TA), Sanpaolo a Torrioni (AV).
Perfettamente integrata col paesaggio, Cantina Sanpaolo sorge a 500 metri s.l.m. in un’area collinare dell’ Irpinia, anticamente vocata alla produzione di magnifiche uve da vino. Prende il nome dall’adiacente borgo medievale San Paolo, situato fra Tufo e Torrioni.
Il vigneto di Claudio Quarta è composto di piccoli appezzamenti per un totale di circa 25 ettari, localizzati tra le province di Avellino e Benevento. Alla prima, appartengono 15 ettari suddivisi fra il comprensorio del Greco di Tufo DOCG, dove è situata la cantina, Lapio nel cuore della DOCG Fiano d’Avellino e Paternopoli dove si coltiva l’Aglianico per la DOCG Taurasi. I restanti 12 ettari costituiscono un’unica tenuta a Pietrelcina, nel beneventano, dove si allevano la Falanghina e l’Aglianico.
Vinificazione
Le uve, dopo accurata selezione, vengono diraspate e pigiate; quindi messe a macerare e fermentare in serbatoi di acciaio per 15 giorni. L’estrazione del colore e delle componenti polifenoliche e aromatiche è favorita da quotidiani rimontaggi della frazione liquida sul cappello di vinaccia.
L’affinamento è in acciaio per 12 mesi e breve passaggio in barrique di seconda/terza generazione; segue un breve affinamento in bottiglia.
Caratteristiche Organolettiche
Vino dal colore rosso intenso con riflessi violacei. Al naso si presenta ricco di sentori di frutta rossa e spezie. Sapore pieno e persistente.
Abbinamenti
primi piatti ricchi, formaggi di media- lunga stagionatura, salumi e carni rosse.
Claudio Quarta considera l’Irpinia come un territorio “del nord, a sud” e per questo unico e irripetibile. È stato l’amore per quelli che lui chiama “mitici” bianchi, il Greco, il Fiano, la Falanghina, che lo ha spinto ad uscire dalla sua Puglia ed acquisire una “nuova cittadinanza”
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