Lacryma Christi del Vesuvio Rosso DOP
Denominazione di Origine Protetta - Biologico
Piedirosso 90%, Aglianico 10%
Il Lacryma Christi del Vesuvio Rosso di Sorrentino è stato ottenuto da uve Piedirosso (90%) e Aglianico (10%) cresciute a un'altitudine media di 400 metri sopra il livello del mare. I vigneti d'origine sono collocati sul versante sud-ovest del Vesuvio, caratterizzato da terreni tipicamente vulcanici, ricchissimi di minerali, molto porosi e ben drenati. L'intero processo di vinificazione si è svolto in acciaio. Il Lacryma Christi - DOC dal 1983 - è un vino strettamente legato al territorio le cui radici si perdono nei secoli. Il nome si ispirerebbe a una leggenda secondo la quale le viti originarie sarebbe nate proprio da lacrime divine versate sul Golfo di Napoli. Sono ammessi per la sua produzione vitigni autoctoni come Coda di Volpe e Falanghina per la versione bianca e Sciascionoso, Aglianico e Piedirosso per la versione rossa.
Il Biologico
La linea Classica dei Vini Biologici si contraddistingue sostanzialmente per utilizzo di uve da agricoltura biologica a cui si associano tecniche che conducono a vini che esprimono il terroir nel migliore dei modi. L’introduzione del favino, assicura l’alimentazione del vigneto e ne garantisce tutte le proprietà. Di questa linea fanno parte cinque vini tra cui il Lacryma Christi del Vesuvio Rosso DOP realizzati con uve autoctone in purezza.
Tipo di vinificazione
Vendemmia manuale a fine settembre, Vinificazione in rosso, maturazione in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, Affinamento in acciaio per 3 mesi, con successivo ulteriore affinamento in bottiglia.
Caratteristiche Organolettiche
Il Lacryma Christi Rosso Del Vesuvio di Sorrentino si presenta nel calice di un colore rosso rubino. All'olfatto emergono nitidi profumi di piccoli frutti rossi di bosco che si intrecciano a delicati sentori floreali. Il sorso è fresco e piacevole, sostenuto da una trama tannica morbida e da una decisa sapidità che persiste nel finale.
Abbinamenti
A tavola si accompagna bene a salumi e formaggi semi-stagionati come anche a gustose ricette di terra a base di carni rosse. Ottimo anche in abbinamento a carni bianche in umido.
Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia… la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite
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